Denti storti, ne soffrono 2 italiani su 3

A decretarlo è una ricerca di Key-Stone che, analizzando un campione di quasi 3mila italiani di età compresa tra 20 e 50 anni, è giunta al risultato piuttosto sconfortante: due italiani su tre soffrono di malocclusione o hanno problemi di disallineamento dei denti, con tutto ciò che questo comporta e non solo sul piano estetico.



Andando un po' più nel dettaglio, lo studio condotto dall'Istituto di ricerca guidato da Roberto Rosso mostra che il 55% del campione ha avuto problemi di malocclusione che, nel 19% dei casi, sono stati corretti in età adulta con apparecchi ortodontici. Il 36% delle persone intervistate, invece, dice di non essersi ancora sottoposto ad alcun trattamento, il che corrisponde a circa 8milioni di persone che in Italia hanno questo problema nelle sue più svariate forme e non l'hanno ancora affrontato.

Come si vedono gli italiani allo specchio

Tra chi soffre di malocclusione e non si è ancora curato, il 60% imputa questo difetto ad un lieve problema di disallineamento dei denti che è considerato di modesta entità, invece, dal 34% del campione; mentre il 6% delle persone interpellate lo valuta molto evidente e dunque decisamente più grave.
I giovani, di età compresa tra 25 e 35 anni, sono i più sensibili al problema soprattutto per l'impatto estetico che determina la malocclusione e che nel 90% dei casi, secondo gli intervistati, peggiora il proprio aspetto fisico.

Le difficoltà alla masticazione sono indicate dal 28% del campione, mentre una percentuale altrettanto rilevante denuncia problemi gengivali causati dalla difficoltà a praticare le misure di igiene orale quotidiana che i denti storti spesso impediscono di compiere correttamente e in modo completo.

Pronti a mettere l'apparecchio

Secondo la ricerca di Key-Stone, il 72% delle persone è interessata a correggere il difetto che causa la malocclusione, seppur con gradi di motivazione differenti, tanto che la metà di loro (il 36% degli intervistati) si dice fortemente motivato a farlo con i mezzi che oggi l'ortodonzia mette a disposizione.

In altre parole, 3milioni di italiani, in maggioranza donne (che sono in misura doppia rispetto agli uomini), sono interessati a sottoporsi ad un trattamento ortodontico, con una spinta motivazionale forte tanto più grave è il difetto.
Oltre il 70% del campione, invece, rileva Key-Stone, ha già messo in conto di rivolgersi ad un dentista per affrontare e risolvere il problema, sebbene per molti lo scoglio economico rappresenti un ostacolo.

Secondo l'Istituto di ricerca, nel 2021 saranno almeno 150mila le persone, perlopiù adulti, che si sottoporranno a trattamenti ortodontici con gli allineatori (nel 2019 sono stati 80mila), perché l'ortodonzia può essere d'aiuto a qualsiasi età , anche se è consigliabile intercettare il problema precocemente, prima che si trasformi in una malocclusione.

Quando e perché è bene sottoporre il bambino ad una visita ortodontica

Non è mai troppo presto per interpellare il medico della bocca: ecco perché è consigliabile portare i bambini dal dentista precocemente, anche solo per farli familiarizzare con l'ambiente e per far conoscere l'odontoiatra di famiglia.
La visita dell'ortodontista poi, per un bambino, è molto importante, perché può mettere in luce problemi dello sviluppo delle ossa craniofacciali ed intercettare precocemente i problemi di malocclusione che sovente sono causati da vizi comportamentali e correlati a problemi di respirazione del bambino.
Non per niente le "Linee guida nazionali per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico del russamento e della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) in età evolutiva" suggeriscono all'odontoiatra di "applicare dispositivi fissi di espansione rapida del mascellare, in particolare, e/o propulsori mandibolari, in caso di accertato russamento o OSAS in un paziente in età evolutiva ed in presenza di una morfologia craniofacciale correlata".