Trattamento e prevenzione delle recidive parodontali
Le recidive sono un processo per cui una patologia può tornare a manifestarsi anche dopo averla curata. Questo purtroppo è un fatto non raro e può verificarsi a seguito di diversi fattori. In ambito odontoiatrico, in particolare, può accadere che ritornino le patologie più disparate come ad esempio la parodontite. Può anche accadere che dopo l’uso dell’apparecchio ortodontico i denti diventino nuovamente storti.
Sono quindi numerosi i casi che possono verificarsi. Un aspetto molto importante al quale prestiamo particolarmente attenzione presso lo Studio Ciatti riguarda la prevenzione delle recidive. Cerchiamo quindi di capire meglio in cosa consiste e cosa consigliamo ai nostri pazienti per avere cura del proprio sorriso.
Trascurare i propri denti dopo essersi sottoposti a un intervento o dopo aver utilizzato l’apparecchio può portare a dei problemi e a ulteriori fastidi. La prevenzione è la regola numero uno da osservare per vivere bene e in buona salute.
Cosa sono le recidive e quali sono
Uno dei casi più frequenti di recidive in ambito odontoiatrico riguarda il ritorno della parodontite anche dopo averla curata. La parodontite è un’infezione batterica che può ripresentarsi specialmente in presenza di alcuni fattori di rischio come la placca batterica, protesi scorrette che fanno accumulare lo sporco, il fumo e la presenza di tasche parodontali nelle gengive non risolte in maniera definitiva
La prevenzione della recidiva della parodontite va fatta con la terapia di mantenimento parodontale, con un’igiene professionale trimestrale o semestrale. Quindi dopo aver curato la parodontite i pazienti vengono inseriti in un programma di mantenimento per evitare appunto il rischio di recidiva della parodontite.
Oltre alla pulizia solitamente la nostra equipe controlla i solchi gengivali alla ricerca di spazi dove possono annidarsi i batteri. Grazie a delle sonde misuriamo in millimetri gli spazi gengivali. D’altra parte i batteri si annidano facilmente, considerando che la pulizia a casa non è mai profonda.
Inoltre periodicamente eseguiamo delle lastre per confrontare la situazione dei denti con quelle degli anni passati. Tenere sotto controllo i propri denti è l’unico modo per scongiurare il ritorno di una malattia fastidiosa. Ciò significa che prestare attenzione ai propri denti è l’arma vincente per mantenerli sani e brillanti.
Un altro caso abbastanza frequente di recidiva è la cosiddetta recidiva ortodontica. Si parla di recidiva ortodontica quando dopo un periodo in cui si è portato l’apparecchio i denti iniziano nuovamente a divenire storti. Ciò accade il più delle volte perché non si è fatta una prevenzione adeguata. Tralasciare questo aspetto può significare d’altra parte vanificare tutti gli sforzi fatti. Ciò significa dover praticamente cominciare daccapo, con dispendio di energie e di denaro.
Solitamente dopo il trattamento ortodontico segue la fase della contenzione che è appunto quello step di mantenimento, per fare in modo che i denti si vengano a trovare in un equilibrio stabile. I casi di recidiva si aggirano intorno al 50% anche nei casi in cui si è portata la contenzione almeno per un anno. Solitamente però se la contenzione viene portata secondo le indicazioni dello specialista non si dovrebbero avere problemi.
Nel caso ad esempio di rotazione dei denti anteriori può accadere che se un incisivo o un canino vengono forzati a deruotare con l’apparecchio le fibre elastiche anziché spostarsi vengono stirate dall’apparecchio,
Un’altra situazione che tende facilmente a recidivare è l’affollamento degli incisivi.
Tuttavia se il pericolo recidiva è dietro l’angolo non bisogna perdersi d’animo. Esistono dei modi infatti per ridurre al minimo l’incidenza della recidiva. Uno dei primi metodi è quello di fare in modo che la nuova posizione dei denti si incastri bene. Il secondo modo è quello di utilizzare un apparecchio di contenzione. Non è molto semplice rendere stabili gli equilibri occlusali. Ecco perché è importante usare il più possibile l’apparecchio di contenzione.
Esistono diversi tipi di apparecchi di contenzione. I tradizionali sono in resina rigida, con ganci e archi in acciaio. Per i pazienti adulti raccomandiamo solitamente delle mascherine termostampate con fogli di plastica trasparente rigida. Invece per i pazienti più giovani proponiamo i dispositivi in silicone morbido. Vi sono inoltre anche delle contenzioni fisse, incollate sui denti e costituite da un archetto di acciaio fissato sui denti con il composito.
L’apparecchio di contenzione serve quindi a mantenere fermi i denti, per evitare la recidiva. Seguendo poche ma importanti regole potrete quindi evitare il rischio che si ripresentino dei problemi ai denti che sembravano risolti in maniera definitiva.
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