Malocclusioni dentali
Le malocclusioni dentali si possono definire come un rapporto anomalo tra i denti della mascella e quelli della mandibola. In sostanza i denti dell’arcata superiore non sono allineati con quelli dell’arcata inferiore, e questo fatto non è privo di conseguenze sulla dentatura.
Un rapporto irregolare tra mascella e mandibola incide infatti negativamente sulle funzioni masticatorie e fonetiche. Inoltre può anche determinare disturbi in altre sedi anatomiche come ad esempio alla schiena, al collo, alla testa ecc. Spesso dei disturbi apparentemente slegati dai denti sono invece strettamente connessi. Rispetto al passato l’odontoiatria ha stabilito dei nessi stretti tra dentatura e altre parti del corpo umano, un sistema fatto di interconnessioni. I sintomi dipendono dalla gravità della malocclusione.
Nello Studio Ciatti la dr.ssa Piera Armienti valuterà attraverso una visita la natura del problema e come intervenire nel modo più adeguato.
Se si tratta di una malocclusione dovuta ad esempio alla cattiva abitudine di digrignare i denti allora si potrà curare con apparecchi ortodontici fissi o mobili. Le forme più gravi invece richiedono potrebbero richiedere un trattamento combinato ortodontico e chirurgico.
Premesso che solo una piccola percentuale di persone presenta un allineamento dentale perfetto, possiamo senza dubbio affermare che non sempre la malocclusione si manifesta con dei sintomi. Ciò accade specialmente quando è di lieve entità. In queste circostanze solamente una visita specialistica potrà accertate la presenza di una malocclusione.
Ma non sempre il disturbo è silente e asintomatico. Nei casi più gravi si possono infatti manifestare difficoltà masticatorie; aumento del rischio di carie; tendenza a respirare a bocca aperta; ronzii alle orecchie; difficoltà respiratorie; malattie da reflusso gastro-esofageo.
A seconda dei sintomi non sempre quindi si pensa che l’origine di certi fastidi sia una malocclusione. I sintomi possono tra loro essere scambiati e non ricondotti a una malocclusione dentale. Non sempre il fenomeno è evidente. Talvolta si può riconoscerlo solo con una visita approfondita, specialmente se è evidente il disallineamento tra mascella e mandibola.
Diventa quindi indispensabile un esame diagnostico con le radiografie dell’arcata dentaria, ma anche del cranio e del viso.
Generalmente è necessario anche un calco dei denti del paziente. Ciò serve per capire meglio come procedere per risolvere questo problema nella maniera più idonea.
Cause delle malocclusioni dentali
Le cause alla base delle malocclusioni dentali sono varie. Può essere determinata da alcuni comportamenti scorretti come l’abitudine infantile di succhiarsi il pollice o utilizzare il ciuccio dopo i 3 anni.
Il bruxismo, ovvero la tendenza a serrare i denti specialmente la notte, è uno tra i fattori principali delle malocclusioni dentali. Tra gli altri fattori si annoverano otturazioni dentali mal riuscite; perdita di uno o più denti permanenti; denti gravemente danneggiati; tumori della bocca; fratture mandibolari in età infantile ecc .
In base alla gravità solitamente le malocclusioni vengono classificate in 3 tipologie:
- Malocclusioni di primo grado: i denti dell’arcata inferiore sovrastano leggermente quelli dell’arcata inferiore.
- Malocclusioni di secondo grado: l’arcata superiore sovrasta in maniera notevole quella inferiore, inoltre lo spazio tra gli incisivi superiori e quelli inferiori è abbastanza evidente.
- Malocclusioni di terzo grado: i denti della mandibola sono notevolmente avanzati rispetto a quelli della mascella.
A seconda della gravità sarà diverso il modo in cui interverremo.
Come curiamo le malocclusioni
Non tutte le malocclusioni richiedono un intervento, specialmente nei casi di lieve entità. Le malocclusioni di media o grande portata necessitano di interventi più massicci. In questi casi, e specialmente in presenza di malocclusioni genetiche, si dovrà procedere chirurgicamente.
Nei casi di malocclusione di lieve entità si può procedere con apparecchi fissi e mobili per porre rimedio all’affollamento dei denti. Altre soluzioni sono il bite in caso di bruxismo, oppure apparecchi passivi per agevolare le funzioni masticatorie associati all’ eliminazione di tutte le abitudini scorrette (suzione del pollice o del ciuccio ecc.).
In questi casi è possibile anche utilizzare gli strumenti di ortodonzia invisibile. Questi sistemi sono realizzati su misura in materiale trasparente. I vantaggi non sono solamente funzionali, ma anche estetici. Inoltre grazie a una simulazione virtuale 3d è possibile vedere in anteprima quale sarà il risultato, e quante sedute saranno necessarie per arrivare al risultato prefissato.
Le malocclusioni congenite invece necessitano di trattamenti chirurgici invasivi. Il rimodellamento chirurgico per l’allungamento o L’ accorciamento mandibolare sono tra le ipotesi da prendere in considerazione nei casi di malocclusione dentale grave.
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